Cronachesorprese

16 Dicembre 2007

Intercettazioni repubblicane

Filed under: cronache — alessandro @

Scalfari vuole sapere dalla Binetti se, prima di votare contro il decreto sicurezza, abbia sentito al telefono il segretario della Cei Monsignor Betori o chi per lui. Porello, l’ha chiesto già da una settimana ed è ancora in attesa di una risposta. Non pretende tanto, vuole un sì o un no, e oggi torna a battere cassa. Allora, senatrice? A domanda risponda.
Nella rappresentazione scalfariana del bene e del male, se la risposta sarà sì allora Repubblica potrà continuare a scartavetrare nei secoli dei secoli sulle pressioni vaticane. Lo farà anche se la risposta sarà no, ma questo ancora non lo dice, il furbastro. Per l’Eugenio il principio è inattaccabile: Monsignor Betori “non può” chiamare al telefono la Binetti. Se è successo, “è molto grave”.
Cantiamo tutti insieme le lodi al grande direttore progressista che mette i paletti alle ingerenze dei nemici della democrazia. Poiché un paletto tira l’altro, non è lontano il tempo in cui un’istituzione giornalistica come Repubblica non dovrà più chiedere le intercettazioni telefoniche ai magistrati amici, ma potrà farle direttamente. E allora la Binetti non potrà più negare le sue colpevoli frequentazioni.

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