Cronachesorprese

13 Novembre 2007

Meglio indifesi che male accompagnati

Filed under: cronache — alessandro @

Ci sono state, forse, copertine più violente di questa nella storia di Panorama. E si potrebbe pensare che è nulla rispetto ad alcune uscite di Oliviero Toscani. Ma un conto è una provocazione pubblicitaria, un altro un’immagine violenta che prende spunto dalla cronaca e non si capisce quanto sia reale o costruita. E a dirla tutta anche la cronaca dell’ emergenza sicurezza non si capisce quanto sia reale.

Vivo in quartiere genovese che non è proprio il massimo della pulizia e dell’ordine. Ma da qualche mese viene presentato come se fosse al centro di un’emergenza criminalità che io, francamente, non vedo. Le cose brutte succedono. Ma quando leggo le interviste di quelli che dichiarano di aver paura a uscire la sera e delle mamme che danno alle figlie lo spray antiaggressione da mettere in borsetta mi chiedo se per caso sono io ad essere completamente incosciente o se siamo tutti immersi in una descrizione della realtà che è tutto tranne cronaca.
C’è un gruppetto che ora va in giro per il mio quartiere con berretti verdi e un dobermann (che mi sembra che abbia tanta voglia di giocare, più che di fare il duro). Belli che sono. Se davvero succedesse qualcosa in loro presenza li vorrei vedere. Il problema è il presidio del territorio nelle ore serali? Allora potreste uscire con una chitarra, qualcuno potrebbe fare il clown e un altro il mangiafuoco, e al cane potreste far fare quello che ha voglia di fare davvero, correre e giocare con voi. Oltre a presidiare lancereste anche un messaggio positivo che stempererebbe la paura e quindi diminuirebbe il pericolo. Perché ciò che non capite è che la “guardia” ha senso solo in mezzo al nulla. Facendo le “guardie” voi confermate e rafforzate quel vuoto di vita e di normalità che è la causa vera delle cose brutte che in effetti, ogni tanto, succedono.

Non sono in sintonia con quella copertina, non capisco cosa cerca da me. Non mi interessa la speculazione politica che ci sta dietro, quello è l’aspetto più ovvio e più facilmente decodificabile. Mi devo preoccupare? Devo stare attento perché un evento improvviso potrebbe portar via tutta la mia “ricchezza”? Il mio amico L. mi ha fatto notare, giustamente, che quella scarpa dorata ed elegante in mezzo al sangue è più di una scarpa, è il segno di un’aspirazione negata al benessere materiale, di un sogno spezzato; ma di un tipo di sogno a causa del quale sei soggetto al potere di altri. Quindi non so quanto mi debba preoccupare, ho ben poco da perdere in questo senso, e tutto sommato anche tanti altri che si sentono, immotivatamente, in continuo pericolo.

9 Comments »

  1. appunto per la cronaca: quell’immagine è stata scattata quest’estate a sanremo. è la scarpa di una donna uccisa in mezzo alla strada, fra i passanti, dall’ex fidanzato che la perseguitava e che era già indagato per un altro omicidio. era pericoloso e nessuno ha potuto fermarlo.

    Comment di estrellita — 13 Novembre 2007 @

  2. avevo immaginato, con L., che fosse quella.

    Comment di alessandro — 13 Novembre 2007 @

  3. forse vi sono realmente quartieri a rischio
    quartieri di cui non si puo’ parlare
    o scrivere
    e così pur di scrivere… di ciò a cui il governo
    ha un po’ di importanza

    Comment di Clio — 13 Novembre 2007 @

  4. “Il problema è il presidio del territorio nelle ore serali? Allora potreste uscire con una chitarra, qualcuno potrebbe fare il clown e un altro il mangiafuoco, e al cane potreste far fare quello che ha voglia di fare davvero, correre e giocare con voi.”

    si ma poi chi guarda “porta a porta”, matrix e compagnia bella ?

    Comment di impiegato — 13 Novembre 2007 @

  5. boh.
    io personalmente sono stata aggredita due volte in sei mesi, in due posti diversi: la grande città e il mio paese di cowboys.
    per fortuna non è successo niente di che, però mi sono spaventata.
    non so se ha senso alimentare questo clima di paura, ma io che sono costretta ad andare in giro da sola devo decidere: o continuare (cercando di non pensarci), o sprangarmi in casa.
    presidio del territorio a parte (che non so se comunque servirebbe) non vedo altre alternative.
    per il momento ho rinunciato ad andare al cinema al secondo spettacolo, e mi scoccia.
    è anche vero che, finché non ti capita niente, il pericolo non lo vedi.

    Comment di alga — 13 Novembre 2007 @

  6. io proprio ieri sono dovuta andare in un negozio sulla tuscolana. era tardi, le otto. avevo le scarpe col tacco. sono uscita dalla metro in uno stradone largo, dove passano solo le macchine e non c’era quasi nessuno. e purtroppo ho avvertito un senso di pericolo. non c’era nessuno, nessuno mi ha dato fastidio. ma ho avuto paura. e mi son sentita un po’ cretina e ho capito quanto la manipolazione radiotelevisiva abbia fatto presa anche su di me. io che ingenuamente credevo di essere immune… sulla scarpa insanguinata sbattuta in copertina non ho molto da dire: mi fa schifo, non serve a nulla, aridateci le tettone di Panorama che andavano tanto di moda un tempo. che è meglio…

    Comment di imbarcoimmediato — 14 Novembre 2007 @

  7. io continuo a farmi queste domande:
    – abbiamo paura perchè ci sentiamo indifesi ?
    – ci sentiamo indifesi perchè poco tutelati ?
    – questa paura è strumentale o è causata da negligenze ?
    – non abbiamo nulla da temere ma vogliono che abbiamo paura?

    soprattutto.. a tor di quinto chiudono una pista ciclabile perchè la zona è poco sicura. invece di rendere sicura la zona chiudono la pista ciclabile. gli ultras assaltano una caserma e la polizia non reagisce per non avvelenare il clima.
    ma vi sembra normale?

    Comment di impiegato — 14 Novembre 2007 @

  8. In alcune zone del paese il pericolo esiste ed è ben tangibile, è inutile negarlo. E il discorso della nostra “ricchezza ed opulenza” è secondo me sbagliato, o comunque non centrato, perchè chi si trova a non poter far nulla per difendersi non è il riccone della villa, che con l’antifurto più costoso può magari sentirsi sicuro, ma il disoccupato o l’anziano che vivono in periferia, magari in una fatiscente casa popolare. Che poi mentana o vespa ci sguazzino, è una triste realtà che però non deve far sottovalutare il problema. No comment riguardo alle ronde ;-)
    Ciao Ale.

    frank

    Comment di frank — 14 Novembre 2007 @

  9. imbarco: voto anch’io per le tettone :-)
    impiegato: l’esempio che fai della pista ciclabile è perfetto. sono in primo luogo scelte urbanistiche sconsiderate che rendono i luoghi pericolosi. o, ancora peggio, “non scelte”, come accade qui a sampierdarena, un quartiere per il quale il comune non ha un’idea di sviluppo e di incremento della vivibilità, e non da oggi ma da cinquant’anni. non c’è un piano. non c’è intelligenza di ciò che è accaduto qui a livello demografico e sociale. sampierdarena oggi è definita dalle ripercussioni di ciò che avviene altrove. quindi è fatale che il disordine e la criminalità aumentino. quanto alle tue domande, non so rispondere. non so se qualcuno ha interesse a diffondere la paura, come michael moore sostiene che avvenga in america. ma è sicuro che la paura per qualcuno è redditizia, e non solo per i venditori di spray antiaggressione.
    frank: innanzitutto un caro saluto e grazie per il commento. poi una precisazione: il lusso è un simbolo. la ricchezza è relativa, ma il lusso è un simbolo dei sogni e dello stare bene. il messaggio è: se succede qualcosa di così brutto anche ai ricchi ed eleganti, figuriamoci agli altri. la non sicurezza del benessere e dell’agiatezza è qualcosa che colpisce tutti, mentre la tribolazione del baraccato, purtroppo, non fa notizia.

    Comment di alessandro — 14 Novembre 2007 @

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