Cronachesorprese

6 Settembre 2007

Bitte Ruhe, Ruini

Filed under: cronache — alessandro @

Ovvero: silenzio, Ruini. In tedesco. Ma non è Ratzie a rivolgergli questo sbrigativo invito, bensì una miriade di commentatori, giornalisti o blogger non fa differenza, che amano il confronto e il dialogo solo fino a quando non è un cattolico a chiederli. L’ho messo in tedesco perché mi piaceva il gioco di parole ma anche perché a questi commentatori manca solo di essere tedeschi, e le etichette di autoritarismo che hanno appiccicato del tutto gratuitamente a Ratzie (applicando l’equazione tedeschi uguale nazisti che in qualsiasi altro contesto farebbe scoppiare un finimondo, ma il papa deve sopportare…) starebbero benissimo a loro. “La 194 non si tocca” è un dogma, se qualcuno ancora non se ne fosse accorto. Ruini o chi per lui vuole discuterne? Bitte Ruhe.

I cattolici invece giustamente se ne fottono, e discutono, com’è nel loro diritto di cittadini italiani. Monsignor Luigi Negri è d’accordo con Ruini. La Binetti è d’accordo solo parzialmente. Castagnetti contesta a Ruini di essere in contraddizione con quanto diceva due anni fa in occasione dei referendum, ma Quagliariello, riportando le reali parole del cardinale (e spiegando bene il contesto) dimostra che non è così.

Insomma, c’è un dibattito tra i cattolici, un dibattito che vede posizioni e sfumature diverse, un libero scambio di idee. Non da oggi: è dall’81, dal giorno dopo il referendum, che si discute su come migliorare, applicare meglio, aggiornare la 194. Ma molti preferiscono non vederlo e danno per scontato che questo sia impossibile: libero dibattito? Ma scherziamo? Ruini “dà la linea” e basta. Non è più presidente della Cei, ma è lo stesso. Ruini non può più permettersi di dire alcunché. E se lui o qualcun altro proveranno a obiettare che sono solo posizioni personali, l’indignazione sarà ancora più acuta: ma basta con questa storia delle dichiarazioni non ufficiali, è il solito giochino.

Capito, Ruini? Devi stare zitto. Questa è l’idea di libertà dei “laici” di casa nostra. In attesa dei microfoni in bagno che faranno diventare qualsiasi esternazione dell’ex presidente della Cei una dichiarazione ufficiale della chiesa (metti che si taglia mentre si fa la barba: in quattro e quattr’otto, con due o tre lanci di agenzia ben fatti, si può sostenere che il Vaticano sta per rivedere un bel po’ di definizioni dogmatiche), i solerti giornalaicisti si sono piazzati alla Summer School di Magna Charta, pronti a scattare. A un anno dal blitz di Ratisbona, il metodo di disinformazione definito in quella solenne occasione ha ormai fatto scuola.

1 commento »

  1. […] può essere abbassato di una o due settimane senza scandalo e senza ledere i diritti di nessuno. 6 – La Chiesa ha il diritto di ribadire la sua posizione di sempre. Non è ingerenza, è […]

    Pingback di Cronachesorprese » Discutere non è attaccare — 13 Maggio 2008 @

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