Cronachesorprese

11 Giugno 2007

La poesia non giustifica

Filed under: spider report — alessandro @

E neanche allinea i testi correttamente ;-)
Per un evento importante come il Festival internazionale di poesia di Genova, un sito così è decisamente deludente. A parte la mancata ottimizzazione per explorer, le cose non migliorano molto con firefox: io con la risoluzione a 1024×768 lo vedo tagliato sulla destra.
I blocchi di testo con le scrollbar indipendenti nella stessa pagina non sono né standard né eleganti, sarebbe meglio far fare un clic per il dettaglio.
La dicitura pagina in fieri, per finire, non nobilita un buco nei contenuti che ancora sussiste il giorno stesso dell’apertura del festival.

Faccio un rapido confronto con il sito dell’omonimo festival di Parma: mi sembra un altro mondo, anche se non è niente di eccezionale…

9 Giugno 2007

Blog authority?

Filed under: il viandante digitale — alessandro @

L’ultima discussione sul blog di Blogbabel riguarda il concetto di autorevolezza di un blog. L’occasione è una novità su Technorati, che ora chiama authority il numero di link in entrata da altri blog. Mi sono già espresso sulla questione, qualche mese fa, e direi che non ho cambiato idea, anzi: non avevo ancora cominciato le mie peregrinazioni nei barcamp, dove ho conosciuto centinaia di blogger, e oggi posso dire di essere ancora più convinto che un conto è il numero di link, un conto è l’autorevolezza; che è improprio dare valore sociologico alla link popularity; che il lavoro di blogbabel è molto più accurato di quello di technorati, non solo perché è limitato a un ambito nazionale ma anche perché è consapevole di dover adattare nel tempo gli strumenti di misurazione alla realtà mutevole che vuole misurare, e non si preoccupa della vastità dell’universo che riesce a comprendere nella sua analisi ma della possibilità di darne una fotografia il più possibile fedele attraverso un sottoinsieme molto rappresentativo (che non è piccolo, comunque).
E anche se sostanzialmente la conta dei link rimane il fattore principale di ranking (le diverse voci che compongono l’analisi di un blog sono modi diversi di contare dei link) il quadro complessivo che fornisce blogbabel è un quadro solido di relazioni non avventizie, o meglio un quadro dove le relazioni stabili riescono a pesare davvero di più di quelle deboli. La scelta attuale, inoltre, di mettere la classifica in secondo piano rispetto ai contenuti è condivisibile e fornisce uno sguardo più interessante su ciò di cui si discute giorno per giorno, momento per momento nelle blogosfere italiane.

8 Giugno 2007

Cara vecchia innovazione

Filed under: semiminime — alessandro @

Le si dedica anche un festival. Ormai l’innovazione è una tradizione.

7 Giugno 2007

A proposito di politically correct

Filed under: chiedici le parole,cronache — alessandro @

Io non ho nulla contro il femminismo ma mi auguro che questo femminismo puntiglioso e nominalistico si estingua presto, che cada nell’oblio che merita. Forse non è neanche giusto chiamarlo così, perché il femminismo i suoi meriti storici li ha, e su tante cose non vorrei certo tornare indietro. Non sono stato al Femcamp di Bologna (che sicuramente, da quanto ho visto, è stato un ottimo barcamp, non lo metto in dubbio) non solo perchè avevo altri impegni, ma anche perché non mi piacciono le tematizzazioni di genere, le considero astrazioni. Il genere è nemico dell’essere.

Sono convinto che è possibile parlare di diritti nella maniera più propria e completa senza stare dietro alle menate di identità di genere. L’identità per me è umana, sociale e culturale, e basta. Chi crede di andare avanti, chi si sente in lotta perché asseconda questi puntigli si accorgerà prima o poi di essere rimasto solo con la sua astrazione. Solo: è neutro, viene dal latino e non me ne frega nulla se quando l’hanno inventato le donne non avevano voce in capitolo, non accetterò mai di violentare la lingua in nome di certe velleità che non hanno niente da invidiare al maschilismo più becero.

Ora spero che la Vincenzi faccia gli assessorati come crede opportuno e si dimostri davvero un sindaco con le palle. Si chiama metafora. Se dico che è un sindaco con le tette non faccio una metafora, dico un’ovvietà.

6 Giugno 2007

Cisco reporter

Filed under: barcamp,market mysteria — alessandro @

Lele Dainesi al Femcamp di Bologna, davanti alla telecamera di Robin Good, ha difeso così la sua scelta di passare a Cisco.

Cisco passa da corporate a consumer e spero che mi dia la possibilità di raccontare da giornalista questo passaggio epocale. Mi sento privilegiato per questo.

Io non ho seguito tanto le discussioni che sono fiorite prima, dopo e intorno al famoso aperitivo offerto da Cisco a cento blogger. Le ho fatte decantare: comincio a capire che anche nella blogosfera questo può essere un buon criterio di selezione (che è necessaria, almeno finchè non inventeranno le giornate di 48 ore) per decidere a cosa dedicare attenzione. A valle di giorni e giorni di queste conversazioni Lele, con la consueta allegria, ha detto questa cosa che ho riportato. Qualcuno, se ho ben capito, sostiene che non è possibile fare il giornalista così, che si dovrebbero subire troppi condizionamenti e rischiamo di perdere il Lele più libero e critico. Però davvero in un’impresa editoriale la libertà del giornalista è più coltivata e tutelata che in altre aziende? Io qualche dubbio ce l’ho.

La libertà del giornalista o è una utopia oppure, se è possibile, deve essere possibile anche nelle imprese non editoriali. Per fare un esempio più banale, l’ufficio stampa di un’azienda non ha addetti senza cervello, cloni della direzione che applicano i corollari dell’immagine che la direzione ha deciso di dare all’azienda. Un addetto di ufficio stampa, se è bravo, è un mediatore: uno che media tra le esigenze di comunicazione dell’azienda e i giornalisti. Tra un più di così non dico e un meno di così non chiedo: condivide gli obiettivi di comunicazione dell’azienda ma fa il possibile perché anche il diritto all’informazione dell’utente venga tutelato. Sto parlando forse di un mondo ideale? Non credo.

Lele in Cisco avrà un ruolo diverso, ovviamente, ma a a ben vedere la differenza vera sta nel nuovo canale di comunicazione che apre un’azienda in conseguenza della decisione di rivolgersi al segmento consumer. Di solito si fa attraverso due canali principali: la pubblicità e la stampa. Due canali monodirezionali. Usando anche i blog, e chiamando un giornalista blogger a farlo, Cisco fa una scommessa e si prende anche un bel rischio. Perchè usare un blog per questo significa partire dando credito non soltanto al blogger giornalista, ma anche alle relazioni tra blog in virtù delle quali il giornalista in questione è blogger. Questo, credo, era il significato dell’aperitivo. Significa rendere più facile a Lele dare voce e spazio al destinatario dei servizi di Cisco, nel gioco di mediazione in cui consiste il lavoro di un giornalista dentro un’azienda.

Interessante. E Lele fa bene ad essere entusiasta. Buon lavoro.

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