Cronachesorprese

15 Maggio 2007

La mia bandiera per Nick Hornby

Filed under: cronache — alessandro @

Ieri sera io ed El Mariachi avevamo una missione da compiere, e l’abbiamo compiuta.
C’era Nick Hornby, autore di Febbre a 90, di Alta fedeltà e di altri deliziosi romanzi, intervistato da Giovanna Zucconi al teatro Modena di Sampierdarena, che sta proprio dietro casa mia.
L’arrivo dello scrittore albionico era stato annunciato da un’altra ottima intervista, dalla quale emergeva senza alcuna ombra di dubbio la grande ammirazione di Nick per la Sampdoria dei primi anni novanta. Il titolo di quell’intervista è ormai per noi un classico, uno slogan, un grande regalo che andrebbe riprodotto in uno striscione: Vialli e Mancini meglio di Fellini.

Allora io e il Mariacci abbiamo escogitato una piccola cerimonia per ringraziare Nick. Ringraziarlo del suo realismo: non ci vuole poi tanto a riconoscere la bellezza, se non hai motivi perversi per negarla. E chi ha visto quella squadra in azione sa di cosa parlo. Ma il realismo, oggettivamente, è merce rara. E quindi ci siamo intrufolati nel nugolo di fan in coda per un autografo e gli abbiamo consegnato la bandiera con i colori magici. Lui ha riso di gusto, soddisfatto, e l’ha arrangiata come tovaglietta per continuare a firmare autografi su qualcosa di bello, come un regalo, come quei colori. In fondo c’è una semifinale di Uefa di 12 anni fa, che vide il suo Arsenal vittorioso sulla Sampdoria, che è sicuramente tra i migliori ricordi calcistici del nostro: ed è risaputo che lui ai ricordi calcistici tiene assai.

Che dire di Nick. Che sembra davvero quello che tutti pensano, dopo aver letto Febbre a 90: è un avanzo di gradinata. Che ha la battuta prontissima come ogni vero inglese. Che è uno con tante passioni, rigorosamente organizzate in classifica dalla spietata intervistatrice, che prende spunto dalla mania delle liste di Nick, le sue famose liste; però quando parla di calcio gli si illuminano gli occhi. Che ha la schiettezza che hanno tutti i tifosi per passione, ed è per questo bellissimo sentirlo parlare di libri e letture. Che non sta mai sulla difensiva, non è lo scrittore con il bollino della Kultura. Ad esempio confessa candidamente alla Zucconi di aver letto David Copperfield solo qualche anno fa. Del resto il suo ultimo libro, Una vita da lettore, rompe un tabù che solo uno come lui poteva rompere: mette a tema la differenza tra i libri che si comprano e quelli che si leggono, autodenunciandosi con l’ennesima lista. Ogni capitolo comincia così, con un elenco di libri in due colonne. In quella di sinistra i libri che ha comprato in un dato periodo; in quella di destra quelli che ha letto nello stesso periodo. Raramente la colonna destra è più corta di quella di sinistra, ma la cosa notevole è che le coincidenze di titoli tra le due colonne sono sostanzialmente imprevedibili.

Va detto, una volta per tutte: comprare libri è un’attività che non ha nulla a che fare con il leggere libri. Sono due esperienze diverse, con pochi contatti tra di loro, anche per i lettori regolari.
Quindi il libro l’ho comprato, ieri, ed è bello autografato. L’esperienza d’acquisto è conclusa al meglio. Da non so quando, visto che sto scartabellando altri tre libri in parallelo, comincerà quella della lettura. Un’altra vita.

9 Comments »

  1. ha anche una moglie che scrive benissimo :-)
    meglio di così…

    Comment di alga — 15 Maggio 2007 @

  2. che allegria questo post! :D

    Comment di estrellita — 15 Maggio 2007 @

  3. che bello, non sapevo della passione doriana di Hornby. Non avevo nemmeno capito che si trattava di lui, ieri, quando me lo hai detto al lavoro!

    Comment di Tere — 15 Maggio 2007 @

  4. ma che fine ha fatto la bandiera?
    non sai se nick fa un giretto a milano?

    Comment di silvia — 16 Maggio 2007 @

  5. già mi era simpatico e i suoi libri li ho divorati…figurati ora che ‘apprendo’ da te che gli è pure simpatica la Samp! :D
    pucci

    Comment di pucci — 16 Maggio 2007 @

  6. alga: ed è anche il cognato di un altro scrittore, robert harris :-)
    estrella: oh, bene, ogni tanto riesco a non essere una pizza galattica ;-)
    tere e pucci: a nick piace il buon calcio, quindi la cosa è logica. io ricordavo un passaggio abbastanza lusinghiero su Attilio Lombardo in Febbre a 90, ma ovviamente leggere l’intervista mi ha fatto molto piacere: dimostra di ricordarsela e di aver seguito molto bene quella squadra.
    silvia: la bandiera sarà ormai appesa nella cameretta di nick ;-) boh, non so, comunque l’ha presa ed era molto contento. non credo che sia in “tour” in italia, credo che abbia fatto un mordi e fuggi. ma sta promuovendo il nuovo libro e quindi è probabile che capiti anche a milano.

    Comment di alessandro — 16 Maggio 2007 @

  7. gli hai fatto un regalo bellissimo, sai?
    doppio :))) a te!!!

    Comment di silvia — 17 Maggio 2007 @

  8. In quanto coautore del raid confermo tutto quanto brillantemente narrato da Alessandro.

    Davvero interessante l’approccio alla lettura estremamente pragmatico e godereccio che Hornby propone in punta di piedi.
    Interessante e direi gratificante, in un certo modo, ma altresì di ridicola importanza al cospetto di uno dei grandi concetti del pensiero moderno, la bandiera della Sampdoria.

    Comment di El Mariachi con due C — 17 Maggio 2007 @

  9. “Thierry Henry – il mio modello ed eroe, l´uomo che sia io che mia moglie avremmo voluto come padre dei nostri figli”…

    semplicemente grandiosa :-)

    Comment di lullaby — 18 Maggio 2007 @

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