Cronachesorprese

2 Marzo 2007

Cetrioli di tutta Italia unitevi

Filed under: cronache — alessandro @

cetrioli e pomodori, italian styleNon sono del tutto d’accordo con Carlini nel suo giudizio sul progetto che ha portato alla nascita del contestatissimo portale Italia.it. Non che mi piaccia quello che è stato fatto: credo però che l’idea che stava all’origine del progetto non fosse sbagliata.

Non c’è dubbio che è molto difficile rappresentare in una guida, in un servizio online, in una metafora la straordinaria varietà dell’offerta turistica italiana. La difficoltà è evidente anche nel demenziale slogan che campeggia sul portale, non solo scritto ma addirittura cantato parafrasando il Barbiere di Siviglia: il paese di qualità. Generico e per nulla evocativo. Per non parlare del logo cetriolo.

Ma è altrettanto indubbio che l’Italia necessita di essere presentata al turista americano, cinese, russo (soltanto per indicare i tre mercati attualmente più appetibili per i tour operator di casa nostra) come un brand unico, se non come un prodotto. Giusto lasciare alle regioni, come dice Carlini, il compito di presentarsi, e in questo il progetto del portale Italia, nonostante i propositi iniziali, ha completamente fallito. Occorre prima, però, indicare una via, una porta di accesso. L’americano, il russo, il cinese vengono da paesi molto più grandi del nostro. Se vengono in Italia sicuramente andranno a Roma, il giorno dopo a Firenze, il giorno dopo ancora a Venezia. Non hanno né l’interesse né la possibilità di segmentare agevolmente la loro voglia di belpaese, prima di partire. Diranno bene “vado in Italia” ai loro amici. La ricchezza culturale, paesaggistica, enogastronomica che va ben oltre le etichette più conosciute possono scoprirla davvero soltanto quando sono arrivati. Quindi è giusto a mio parere che esista un portale Italia che attiri i turisti con le etichette più conosciute, e contemporaneamente stuzzichi l’appetito sul resto. Fanno così i portali di Francia e Spagna che, neanche a dirlo, riescono a coniugare da anni informazione semplice e accurata, evocatività e accessibilità senza nessun problema.

Nel magma dell’insurrezione contro il portale, comunque, c’è in embrione una grande chance non solo per il web italiano, ma per la società stessa: non capita tanto spesso che ci sia una protesta così immediata e così circostanziata su come i soldi pubblici sono stati investiti in un progetto. Il fallimento del portalone è clamoroso, ma il clamore è proporzionale all’attenzione che gli utenti di internet dedicano alle questioni che li riguardano da vicino. 45 milioni di euro sono tanti, ma quante volte capita di avere lo stesso tipo di controllo diffuso e immediato su tanti altri progetti a finanziamento pubblico che dispongono di budget di ben altro ordine? Questa velocità, questa efficienza nel far notare contraddizioni, errori e falle, non è un fantastico segnale di discontinuità nel rapporto tra cittadini e istituzioni? Io spero di sì, e ho grande attesa per gli esiti della (esagero) manifestazione di protesta più costruttiva e controcorrente della storia repubblicana.

2 Comments »

  1. Sono dentro a situazioni come quella del portalone nel lavoro quotidiano e purtroppo sono solo una parte infinetesimale dei motivi per i quali “il pavimento dell’inferno è lastricato di buone intenzioni”.Le buone intenzioni sono “forse” quelle che hanno animato gli spiriti dell’associazionismo enogastroturistico della prima ora (l’ArciGola di mille anni fa ormai divenuta lo squallore di EATitalia) e l’inferno resta Roma, con le infinite lusinghe di potere e pecunia. E’ bellissimo che la rete consenta un disgusto in tempo reale, ma il gusto che da spartire fiumi di denaro lo rende sopportabile ai pochi che sono seduti a quella tavola dove le vivande sono offerte da noi.
    Resta un’altro gusto, almeno quello: scoprire blogger attenti e puntuali. non potevo non inserire Cronachesorprese nel blogroll di Gastrite. Bravo!

    Comment di gastrite — 2 Marzo 2007 @

  2. La cosa veramente bella è che all’indignazione in internet è seguita immediatamente la creazione di progetti mirati a proporre soluzioni alternative come:
    Facciamo dell’Italia un Logo migliore
    Invito tutti a partecipare…

    Comment di Felter Roberto — 3 Marzo 2007 @

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