Cronachesorprese

23 Dicembre 2006

Le potenzialità di Lulu

Filed under: spider report — alessandro @

lulu logoSegnalato da un amico che ha provato a usarlo: Lulu.com pare che abbia già riscosso un grande successo oltreoceano, e ora sta prendendo piede anche da noi.
Inutile che le spieghi, no, le potenzialità di questa roba? Pubblicare un libro, un testo qualsiasi, con tutti i crismi di una pubblicazione vera; ma anche documenti in diversi formati, anche multimediali. Tutti con un codice, una veste editoriale, un prezzo di copertina stabilito dall’autore.
C’è chi dirà che in questo modo sarà sempre più difficile distinguere i prodotti di qualità, senza il filtro di un editore che seleziona in base alla commerciabilità ma anche in base al valore intrinseco. A questi risponderei, innanzitutto, se sono mai entrati negli ultimi trent’anni in una libreria o in un negozio di musica. Non è per merito delle politiche editoriali se la qualità viene fuori: la qualità emerge con le sue forze, e basta. E poi cercherei di far capire che una ridefinizione dei concetti di editore, produttore e degli stessi diritti d’autore sta diventando davvero urgente. A essere precisi sarebbe già indispensabile, ma troppi continuano a fare finta di niente.
Se volete, potete comprare il racconto del mio amico. Nella versione elettronica costa poco più di un caffé, ma sveglia davvero, altro che caffeina.

22 Dicembre 2006

Autoreferenziali su Marte

Filed under: barcamp — alessandro @

Il prode Cronache, sfidando con maschio sprezzo del pericolo i paradossi semantici paventati da qualche disfattista bolscevico, salta l’anello di fuoco e chinandosi con plastica posa raccoglie questo timbrino, molto opportunamente predisposto dal giovane avanguardista dell’italica blogosfera Andrea Beggi.
S’ode lo squllante motteggio del valoroso: “Me ne fregio!”

Blog non autoreferenziale

21 Dicembre 2006

Decidi.it – La prima votazione al buio

Filed under: il viandante digitale — alessandro @

votazioneSi sta chiudendo in queste ore la prima votazione “al buio” di Decidi per la Provincia di Genova. Il termine era fissato al 13, ma è stato prorogato di una settimana. Domani comincia la fase di informazione e discussione che si concluderà il 10 gennaio. La seconda e decisiva votazione sarà dall’11 al 17 gennaio.
Le proroghe di alcuni termini, che hanno fatto slittare tutti gli altri, significano naturalmente una sola cosa: la comunicazione non funziona ancora come dovrebbe (o vorrebbe), oppure i molti iscritti (1800 circa), seppur sensibilizzati dalle associazioni o da interesse personale, devono ancora familiarizzare, devono prendere l’abitudine di tenersi informati e partecipare alle discussioni nei forum. Forum che peraltro è sospeso, durante la votazione al buio: il primo sondaggio che verrà fuori da questa consultazione preliminare sarà così indicativo degli orientamenti per così dire “ingenui”, di massima.

Io ho votato, ma per rispettare il “silenzio elettorale” non entro ancora nel merito: nei prossimi giorni, a discussione iniziata, pubblicherò la mia scheda con i miei voti, che ho salvato su un file word. Voglio però dire fin da ora che sono rimasto soddisfatto dal livello del questionario proposto. Sono in tutto sedici quesiti di quattro aree: politiche per le pari opportunità, politiche sociali, formazione professionale e lavoro, ambiente e trasporti. Su alcuni non ho avuto nessuna esitazione, su altri mi rendo conto di aver bisogno di qualche informazione in più. Ma ho votato con la massima attenzione: può darsi che in base alla discussione cambi orientamento su alcuni quesiti. Occorre dire che la scelta non è mai tra il bianco e il nero: viene chiesto, per ogni area e ogni quesito, di indicare in una lista di quattro o cinque opzioni gli interventi che si considerano prioritari. Considerando tutto l’insieme, si può dire che il risultato della consultazione lascerà un segno non trascurabile sul bilancio provinciale in via di approvazione.

20 Dicembre 2006

Alive and writing

Filed under: reading — cronachesorprese @

Il giornalismo consiste nel dire “Lord Jones è morto” a chi non ha mai saputo che fosse vivo.

Gilbert K. Chesterton (giornalista)

trovata sulla Gazzetta dello Sport di ieri, pagina 33. grazie a Searcher per la segnalazione.

14 Dicembre 2006

Youtube, e il pc diventa periferica

Filed under: il viandante digitale — cronachesorprese @

tubi Hai capito cosa ti sta combinando Youtube? Una volta acquisita da Google, l’azienda ha la tranquillità economica per dedicarsi ad upgrade strategici che erano già nei programmi prima dell’acquisizione. Non ci sarà più bisogno di convertire i filmati nei formati giusti: basteranno una telecamera, un microfono, una connessione a internet: il tubo sarà abbastanza intelligente da fare il resto. Si mette a disposizione dell’utente uno studio televisivo, dice l’articolo di punto informatico: io preferisco vedere la cosa da un altro punto di vista e dico che viene chiesto al personal computer di diventare supporto, non elaboratore delle prestazioni di una periferica. Il che non significa, attenzione, che l’utente perda il controllo delle operazioni che portano all’elaborazione del prodotto finale. Cambia il luogo dell’elaborazione, ma l’utente continua a fare le stesse operazioni. Forse è l’anticipazione di una tendenza. Vantaggi: si va verso operazioni standardizzate e semplificate che permetteranno a un numero sempre maggiore di utenti di partecipare alla produzione diffusa (in questo caso di filmati, ma logicamente si può estendere ad altri oggetti) di documenti. Svantaggi: non li so. Non li vedo ancora.

Comincia dunque a essere più chiaro che cosa in realtà si è annessa la grande G: innanzitutto uno dei maggiori successi della nuova fase di sviluppo del web nota come web 2.0, caratterizzata da un valore aggiunto diffuso nella rete (inteso soprattutto come capacità di produrre e/o rendere disponibili contenuti). Poi una base utenti di prima grandezza e affezionata, con punte di vera e propria addiction. Ma soprattutto un’esperienza che, a partire da un’idea azzeccata per attrattività e capacità di intercettare una domanda nella rete, vuole evolvere nel senso di offrire applicazioni sempre più avanzate attraverso la rete, nella filosofia del net computer che, a mio parere, è la direzione in cui si sta muovendo sempre più decisamente anche l’azienda di Mountain View.

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